PRO.DO.C.S. è partner del progetto di ECG cofinanziato AICS con capofila CISV e AID 012618/02/7
Dal 01 dicembre 2022 al 30 novembre 2024
Il progetto intende contribuire al superamento di narrazioni divisive nei confronti dei migranti attraverso il protagonismo delle comunità educanti e, soprattutto, dei giovani favorendo lo sviluppo e l’applicazione di competenze per un efficace impegno civico orientato all’inclusione e al superamento di narrazioni divisive, odio e intolleranza verso le persone con background migratorio.
La strategia del progetto si basa sulla promozione dell’Educazione alla Cittadinanza Globale e sull’approccio innovativo esposto nel kit Narrative change, uno strumento pratico per riformulare il dibattito sulla narrazione delle migrazioni messo a punto dall’organizzazione tedesca ICPA –International Centre for Policy Advocacy e reso disponibile in italiano nell’ambito dell’iniziativa Never Alone, per un domani possibile.
Tale approccio punta ad aprire un dialogo e coinvolgere quella parte di popolazione non particolarmente schierata o interessata all’argomento, e che è dunque più influenzabile dai media, da come questi presentano i fenomeni e da cosa ne pensa l’opinione pubblica. Definita “centro fluido”, questa porzione di popolazione ha un forte valore potenziale nel tentativo di produrre un cambiamento, costituendo un vero e proprio “bilanciere politico e culturale”: in Italia comprende infatti circa il 48% della popolazione. Coinvolgere di più il “centro fluido” non significa escludere gli altri interlocutori, ma lavorare al fine di ampliare ed equilibrare il più possibile il dibattito.
Il progetto vede impegnati docenti, studenti, università, associazioni, reti delle diaspore ed enti locali che offrono possibilità di impegno civico alle nuove generazioni in 14 province/città metropolitane, quelle che secondo le statistiche MIUR vedono la maggior presenza di “studenti di cittadinanza non italiana”.
PRO.DO.C.S. è partner del progetto di ECG cofinanziato AICS con capofila FOCSIV e AID 012618/02/5
Dal 01 ottobre 2022 al 30 settembre 2024
Vi è il bisogno di rilanciare la cultura della solidarietà internazionale e della pace di fronte a fenomeni globali come la pandemia, il cambiamento climatico, le guerre vicine e lontane (non ultima quella tra Russia e Ucraina). I giovani vogliono che la scuola si impegni maggiormente per la promozione della cittadinanza attiva globale, integrando i curricula, migliorando la formazione, promuovendo iniziative di confronto, di scambio e di solidarietà a livello locale e globale.
Il progetto ha lo scopo di rilanciare la cultura, il valore e lo strumento della cooperazione internazionale allo sviluppo sostenibile grazie all’Educazione alla Cittadinanza Globale. Cittadini, studenti, docenti e presidi, gruppi giovanili, politici nazionali e locali, giornalisti e media generalisti e specializzati, saranno attori cruciali nella promozione della solidarietà internazionale e dell’Agenda 2030, mobilitandosi per il raggiungimento dello 0,7% del Reddito Nazionale Lordo per l’APS.
Nello specifico, le attività di formazione per i docenti e i presidi e i percorsi laboratoriali per gli studenti, rafforzeranno le loro conoscenze e competenze sui temi della cooperazione internazionale allo sviluppo sostenibile e promuoveranno l’impegno civico e l’attivazione sui territori.
Allo stesso tempo, la produzione e la diffusione di contenuti di approfondimento sui temi di progetto, la formazione di giovani leader protagonisti del cambiamento, le iniziative di confronto con le istituzioni e i decisori politici, porteranno questi ultimi a riconoscere che la cooperazione allo sviluppo sostenibile e l’APS contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 (OSS 17), integrandoli in misura maggiore nella programmazione di politiche pubbliche nazionali, regionali e locali.
Infine, attraverso la campagna di comunicazione “Cooperazione: mettiamola in Agenda!”, la formazione dei giornalisti e la realizzazione di eventi a livello nazionale e sui territori delle 11 regioni coinvolte, saranno sensibilizzati i giovani, l’opinione pubblica e i decisori politici affinché insieme possano alimentare un cambiamento culturale, dei comportamenti individuali, collettivi e istituzionali per la cooperazione internazionale allo sviluppo sostenibile, per la pace e per la giustizia.
AID 011.051, Bando ECG 2017 dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo
Dal 01 giugno 2018 al 30 novembre 2019
PRO.DO.C.S. è uno dei 36 partner con Oxfam Italia in qualità di capofila
Aree di intervento
Tutte le regioni italiane – Aosta, Torino, Cuneo, Alessandria, Biella, Milano, Como, Bergamo, Brescia, Monza, Padova, Vicenza, Verona, Treviso, Rovigo, Venezia, Trento, Udine, Gorizia, Pordenone, Trieste, Bologna, Ferrara, Parma, Rimini, Modena, Reggio Emilia, Genova, Savona, Imperia, Pisa, Firenze, Arezzo, Prato, Pistoia, Siena, Livorno, Perugia, Ancona, Pesaro, Ascoli Piceno, Chieti, Isernia, Campobasso, Roma, Viterbo, Rieti, Napoli, Salerno, Caserta, Avellino, Lecce, Foggia, Bari, Taranto, Barletta, Potenza, Matera, Cosenza, Palermo, Enna, Messina, Catania, Agrigento, Ragusa, Cagliari, Oristano, Nuoro, Sassari
La presente iniziativa promossa da 29 organizzazioni della società civile (OSC) italiane con Enti Territoriali, Università, Associazioni vuole contribuire ad aumentare, nei giovani italiani (11-35 anni) la conoscenza sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), ancora non conosciuti dalla maggioranza degli under 40 e creare un maggior consenso sul ruolo e sull’importanza della cooperazione allo sviluppo per la risoluzione delle grandi questioni globali del nostro tempo, tra le quali nello specifico quelle connesse al fenomeno migratorio.
Obiettivi
– Contribuire al raggiungimento di un maggiore consenso da parte dei cittadini italiani rispetto alla necessità di attuare una politica nazionale di cooperazione allo sviluppo mirata alla lotta alla povertà e al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs);
– Aumentare la consapevolezza e impegno attivo dei giovani (11-35) nel sostenere il ruolo della cooperazione allo sviluppo nella risoluzione delle sfide globali, particolarmente quelle legate ai flussi migratori.
Attività
Elaborazione di materiale educativo e formazione dei formatori; percorsi di educazione rivolti ad insegnanti e studenti; laboratori di cittadinanza attiva per ideare un’iniziativa pubblica di cooperazione; campagne territoriali realizzate dai giovani per la consapevolizzazione su determinati temi; tavoli regionali per la stesura di documenti contenenti raccomandazioni per la cooperazione territoriale; tavolo nazionale per sviluppare un documento con raccomandazioni per una cooperazione “dai giovani per i giovani”; evento nazionale per la presentazione del piano al Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale (MAECI).
Destinatari
Circa 4850 studenti dagli 11 ai 18 anni e giovani dai 14 ai 35 anni, circa 960 insegnanti delle scuole superiori; circa 2216 giovani coinvolti nei laboratori di cittadinanza attiva, Enti locali, MAECI e altre istituzioni nazionali con responsabilità sulla politica di cooperazione allo sviluppo.
LE AZIONI DI PRO.DO.C.S.
Regione |
Città |
Corsi studenti |
Laboratorio Studenti |
Corsi insegnanti |
Campagna territoriale |
TAVOLO REGIONALE/Nazionale |
LAZIO
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Roma e Rieti | 3 corsi | 1 Lab. | 1 corso | 1 Camp. | |
SICILIA
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Palermo e Catania | 4 corsi | 1 Lab. | 1 corso | 1 Camp. | |
CALABRIA | Rossano | 4 corsi | 2 Lab. | 2 corsi | 1 Camp. | Coordinamento Tavolo Regione Calabria |
ABBRUZZO | Chieti | 4 corsi | 2 Lab. | 2 corsi | 1 Camp. | Coordinamento Tavolo Regione Abbruzzo
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Il 19 giugno 2014 PRODOCS ha promosso, presso la Sala della Mercede della Camera dei Deputati, la Tavola rotonda “Cittadinanze plurime: Civica, Multiculturale, Sovranazionale” al fine di dibattere sulla cittadinanza come elemento di primaria importanza per uno stato democratico inclusivo che riconosca diritti fondamentali uguali a ogni cittadino che sia nazionale, europeo o di Paese terzo risiedente nell’Unione europea.
La Sala della Mercede, gremita di pubblico, anche di altre città italiane e paesi UE, ha sottolineato l’importanza del tema della Tavola rotonda al centro del dibattito politico del nostro Paese e i relatori hanno offerto una riflessione con spunti di analisi idonei a far scoprire percorsi di innovazione, proiettando la definizione di cittadinanza in ambito comunitario per favorire l’integrazione dei cittadini di qualsiasi appartenenza nazionale, e in ambito internazionale, per estendere i diritti umani ad ogni persona.
A fare gli onori di casa l’on. Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari Sociali della Camera, ha sottolineato la necessità “di vivere la dimensione di una società aperta” e di interpretare il futuro in una prospettiva diversa per cui la cittadinanza diventerebbe lo strumento più importante dello Stato nazionale a tutela delle persone.
La prof.ssa Anna Maria Donnarumma, rappresentante legale dell’ONG organizzatrice PRO.DO.C.S., ha poi approfondito il modello della cittadinanza articolato su molteplici livelli di appartenenza, da qui la scelta del titolo, affermando che si devono riconoscere cittadinanze differenziate per costruire comunità di diritti e per valorizzare le differenze tra cittadini residenti sullo stesso territorio che sono sempre chiamati a partecipare alla costruzione della comunità politica di appartenenza. Da superare il conflitto tra ius sanguinis e ius soli per l’attribuzione dei diritti politici, scegliendo uno ius dignitatis humanae che accomuni ogni persona, al di là dei confini nazionali.
L’on. Cécile Kyenge, eurodeputata che non ha potuto partecipare per impegni di presenza a Bruxelles, ha inviato una lettera, enfatizzando il riconoscimento della cittadinanza italiana per persone di altre nazionalità come un dato di fatto, ovvero il radicamento della persona alla nostra terra, alle sue usanze e alla sua cultura.
Il prof. Fabio Baggio, preside di Scalabrini International Migration Institute, presso l’Università Urbaniana di Roma, ha contribuito con un intervento centrato sulla visione antropologica della cittadinanza che al giorno d’oggi si muove nella cosiddetta “città globale”. Il nuovo concetto di cittadinanza, slegato da quello di nazionalità, è costituito da tre principali elementi: l’appartenenza, la partecipazione e la responsabilità.
Il prof. Pier Virgilio Dastoli, presidente del Consiglio italiano del Movimento Europeo CiME, ha evidenziato il profilo democratico dell’Unione per cui il tema della cittadinanza europea è diventato rilevante a partire dal Trattato di Maastricht entrato in vigore nel 1993, tanto che nel 2013 è stato proclamato l’Anno europeo dei cittadini europei (EYCA). Per quanto riguarda la cittadinanza per i cittadini di Paesi terzi gli Stati membri, purtroppo, a partire dalla crisi internazionale del 2007 hanno attuato in merito politiche più restrittive, anziché aprirsi ulteriormente come stabilito. Per questo motivo, ha auspicato, grazie anche al contributo delle organizzazioni della società civile, azioni di cittadinanza attiva per aprire ed operare “nei cantieri dell’Unione Europea” vigilando, insieme alle Istituzioni di competenza, perché si attuino le Raccomandazioni proposte e si riescano ad armonizzare con le normative degli Stati Membri dell’Unione.
Ad arricchire il dibattito sulla possibilità di modifiche di legge ed uno ius soli temperato anche gli interventi programmati di: Simona Moscarelli, consigliere legale Ufficio di Roma dello IOM, Stefania Dall’Oglio, segretario generale del CIDU del Ministero degli Affari Esteri, Francesco De Moro per conto di Daniela Salvati dell’UNICRI, Alessandro Pistecchia dell’UNAR, Gianfranco Cattai, presidente FOCSIV, Silvia Stilli, portavoce AOI, Francesco Petrelli, portavoce Concord Italia, René Manenti, direttore CSER.
A moderare Nino Santomartino, consigliere Focsiv e componente dell’esecutivo AOI.
L’evento ha ricevuto i patrocini di Focsiv, AOI e Forum Terzo Settore Lazio e di numerose istituzioni e organismi: Rappresentanza della Commissione Europea In Italia, Ministero Affari Esteri (CIDU), Commissione Nazionale Italiana per L’UNESCO, International Organization For Migration, European Network Against Racism, Coordinamento Europeo per il Diritto degli Stranieri a vivere in Famiglia, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, Comitato per la Promozione e Protezione dei Diritti Umani, CiME, Roma Capitale.
Seminario realizzato nell’ambito del Progetto
Il seminario è stato un punto di riferimento per la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado di istruzione – in particolare favorendo la partecipazione del personale docente delle Regioni del Sud Italia – una formazione volta a introdurre l’educazione alla cittadinanza globale nei curricoli scolastici di storia, geografia ed educazione civica attraverso una loro revisione tematica e metodologica.
È stato riconosciuto dal MIUR quale attività di formazione e aggiornamento per il personale della scuola, prevedendo l’esonero dalle attività scolastiche dei docenti, ai sensi della Direttiva ministeriale (MIUR) n. 90 del 1° dicembre 2003.
Ha ricevuto il patrocinio della USR Calabria e del Comune di Rossano Calabro.
Il Seminario ha ospitato diversi studiosi e ricercatori sia dell’ambito universitario, come Antonio Brusa prof. di Storia Contemporanea dell’Università di Bari e Filippo Burgarella prof. di Storia Bizantina dell’Università della Calabria, sia del mondo della scuola e della società civile come Giovanna Cipollari, educatrice per la Ong CVM – Comunità Volontari per il Mondo, Anna Maria Donnarumma, già prof.ssa di storia e filosofia, formatrice esperta in Diritti Umani per la Ong PRO.DO.C.S. e Maria Antonietta Quadrelli, educatrice all’ambiente e alla sostenibilità per il WWF.
Il fil rouge dei temi trattati è stata la storia e la cultura euromediterranea come punto di vista privilegiato per parlare di convivenza, dialogo, integrazione e scontro. In questo ambito la formazione si è articolata su:
*l’analisi del fenomeno migratorio in rapporto all’insegnamento della storia, mostrando un ricco repertorio di pratiche didattiche
*La convivenza nelle città multietniche
*Il colonialismo italiano
*L’educazione alla sostenibilità.
Alle relazioni teoriche si sono affiancate le attività laboratoriali dove i docenti hanno potuto partecipare attivamente, sperimentando nuove metodologie didattiche.
Hanno partecipato al Seminario circa 150 docenti provenienti da 3 Regioni italiane.
Seminario realizzato nell’ambito del Progetto
Anche questa edizione seminariale ha promosso una riflessione con un focus sulla rivisitazione scientifica delle materie scolastiche con lo scopo di favorire una conoscenza per atteggiamenti di dialogo e di corresponsabilità nella gestione del comune spazio planetario. Il seminario è stato un punto di riferimento per la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti, e per una programmazione di studio adatta a capire la complessità della società globalizzata in dialogo educativo con le autorità.
Il seminario è stato riconosciuto dal MIUR quale attività di formazione e aggiornamento per il personale della scuola, prevedendo l’esonero dalle attività scolastiche dei docenti, ai sensi della Direttiva ministeriale (MIUR) n. 90 del 1° dicembre 2003.
Ha ricevuto il patrocinio della USR Sicilia e del Comune di Palermo.
Ha ospitato diversi studiosi e ricercatori sia dell’ambito universitario, come Antonio Brusa prof. di Storia Contemporanea dell’Università di Bari e Fulvio Vassallo Paleologo, Coordinatore della Clinica legale per i diritti umani (CLEDU) dell’Università degli Studi di Palermo, docente di Diritto d’asilo, che del mondo della scuola e della società civile come Aluisi Tosolini, scrittore e dirigente del Liceo Scientifico Statale “Attilio Bertolucci” di Parma e Anna Maria Donnarumma, già prof.ssa di storia e filosofia, formatrice esperta in Diritti Umani per la Ong PRO.DO.C.S.
La finalità della formazione dei docenti è stata sostenuta, oltre che dalle lezioni teoriche dei docenti universitari, anche da una serie di laboratori in cui i corsisti hanno potuto condividere e validare pacchetti didattici da sperimentare in contesto d’aula.
Hanno partecipato al Seminario circa 120 docenti provenienti da 3 Regioni italiane.