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INDIA

Progetto cofinanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana e da PRO.DO.C.S. con Fondi Autonomi

Forming young women for society change in Pune

Formare giovani donne per il cambiamento della società

Progetto avviato nel 2015 e cofinanziato dalla CEI con capofila l’Istituzione Teresiana e in partnership con la Diocesi di Pune

 

Pune è la seconda città dello Stato di Maharashtra per ordine di importanza.

È soprannominata la “Oxford d’Oriente” per le sue istituzioni universitarie, di ricerca e sviluppo e riceve studenti provenienti da tutta l’India e dal resto dell’Asia e del mondo.

Giovani uomini e donne vanno a Pune per guadagnarsi da vivere e la maggior parte di loro lo fa studiando allo stesso tempo.
La Diocesi di Pune, in collaborazione con l’Associazione Teresiana, ha l’obiettivo di rispondere alle esigenze di questi giovani, in particolare delle donne, nel campo di una formazione volta al cambiamento della società accogliendo le ragazze nell’ostello denominato Teresian Nivas.

L’ostello è una risposta concreta ai bisogni delle donne di diverse fedi e culture che provengono da famiglie a basso reddito e che si recano a Pune per cercare lavoro e mantenersi agli studi, sviluppando una propria autonomia economica e crescita formativa.
Gli obiettivi dell’ostello sono:

  1. promuovere la formazione integrale della persona nella sua identità personale e culturale
  2. favorire la vita familiare sulla base di amore, rispetto, gioia, comprensione reciproca e corresponsabilità
  3. aiutare le giovani a scoprire attitudini morali ed etiche che qualificano la loro vita

 

Le attività che si svolgono ogni anno nel Teresian Nivas sono:

– sessioni di crescita della personalità attraverso conferenze, workshop, laboratori su diverse culture e tradizioni regionali indiane

– celebrazioni di feste di diverse fedi, credenze e compleanni

– celebrazioni di feste nazionali come il Giorno dell’Indipendenza e quello della Repubblica

– attività sociali e visite interculturali

– partecipazione al programma “Clean India” attraverso workshops

– visualizzazione critica di film

 

senza-titolo-1Progetto cofinanziato dalla Campagna Biblioteche Solidali del Comune di Roma e da PRO.DO.C.S. con Fondi Autonomi

Biblioteca Itinerante SAMAGRATHA

 

Continua e arricchisce il progetto di cooperazione decentrata “Biblioteca Itinerante Samagratha. A cento anni e molti meno… si continua a imparare!” iniziato nel 2011.

L’obiettivo è quello di sostenere una biblioteca itinerante che raggiunge 16 villaggi rurali della zona di Honavar – Distretto di Uttar Kannada, Stato di Karnataka – per promuovere opportunità educative in favore di minori, adolescenti e adulti in dialogo inter-generazionale, attraverso l’avvicinamento ai libri e alla lettura.

Il Distretto di Uttar Kannada si trova nella zona costiera dello Stato di Karnataka, al Sud dello Stato di Goa, è uno dei Distretti più poveri del Karnataka che è molto poco industrializzato. Il Municipio di Honavar è situato sulla costa, la principale fonte di sussistenza per la popolazione sono l’agricoltura e la pesca le opportunità lavorative sono scarse.

 

La Biblioteca Samagratha ha la sua sede centrale nel Municipio di Honavar, ed è gestita dal partner locale SARPI. Vi sono varie scuole, la maggioranza di queste sono pluriclasse, con un solo maestro e dotate di infrastrutture minime. Non esistono opportunità di lettura né biblioteche. In questo ambito rurale i minori hanno scarse opportunità educative, rimanendo così sempre in situazione di svantaggio rispetto alla qualità educativa e di risorse che possono avere i minori dei centri urbani. Diventa così impellente la necessità di migliorare la qualità dell’offerta formativa per i minori delle aree rurali.

 

Le attività che si svolgono sono articolate in cicli seminariali, lezioni di consulenza e laboratori, seguendo una metodologia di educazione popolare: “azione – partecipazione – azione”. Esse sono:

  • moduli di promozione alla “lettura” così articolati:
    • libro-giochi e gincane con dinamiche ludico-formative
    • teatro, narrazione orale (filastrocche e racconti popolari), arti circensi
    • manualità e arti grafiche
  • concorsi di lettura e scrittura
  • festival del Libro multiculturale
  • moduli per la Formazione di Animatori di Biblioteca: sono scelte 20 giovani donne tra quelle più preparate dei villaggi per facilitare i loro studi per diventare maestre delle scuole rurali e/o animatrici delle biblioteche nei villaggi
  • acquisto di libri e materiale educativo.

 

Progetto cofinanziato dalla Campagna Biblioteche Solidali

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Progetto svolto con Fondi Autonomi PRO.DO.C.S.  

Un Pozzo di Acqua Potabile nel villaggio di Dahu
a circa 40 km da Daringibadi, distretto di Kandhamal, stato di Orissa

con l’obiettivo specifico di eliminare i problemi di salute dovuti a tale mancanza e supportare l’agricoltura locale.

 

Il progetto verrà iniziato il prossimo anno 2017, in collaborazione con la NGO Jagruti che, già nel 1987, realizzò qui un pozzo d’acqua che purtroppo si è prosciugato nel 2013.

Tutte le famiglie del villaggio sono tribali e con bassissimo reddito per cui non hanno risorse sufficienti per realizzare un nuovo pozzo, rimanendo senza una fonte d’acqua potabile alla quale approvvigionarsi.

Sono 25 famiglie per un totale d 177 abitanti, di cui 92 donne e 85 uomini.

Il villaggio ha una scuola con due maestri ma, raramente le lezioni hanno luogo.

 

senza-titoloRegione interessata

La popolazione tribale in Orissa è proporzionalmente più numerosa rispetto al resto dell’india (22% vs 8%) e la così detta popolazione di casta è circa il 16%.

Insieme rappresentano il 38% della popolazione dell’Orissa.

Indicatori disaggregati ci manifestano che queste popolazioni svantaggiate soffrono uno stato di salute precario, di malnutrizione e carenze di crescita per i minori.

Più del 50% della popolazione tribale dell’Orissa vive nei distretti di Koraput, Sundargarh e Kandhamal.

Il tasso medio di alfabetizzazione è del 22%, mentre il tasso di mortalità tra i neonati e le puerpere è molto elevato.

La maggior parte delle popolazioni tribali vive nelle zone collinari remote, con uno stile di vita caratterizzato da una forte dipendenza dalla foresta e dalla raccolta.

Le foreste sono considerate dai tribali come un bene comune e sono quindi utilizzate in accordo a questo principio.

Di fatto queste popolazioni hanno una sorta di usufrutto delle foreste, indipendentemente dallo stato legale dell’effettivo titolo di proprietà che può essere pubblico e/o privato.

Oltre ai legnami, utilizzati per il fuoco o le costruzioni, i prodotti ricavati dalla foresta sono il miele, le foglie di tendu (utilizzate nella produzione di sigarette balsamiche) e le foglie di sal (utilizzate come “piatti” nella cucina locale).

 

I fattori responsabili della perdurante povertà nell’area sono da addebitare alla struttura sociale, una distribuzione della terra distorta, l’alienazione di proprietà, programmi di sviluppo governativi praticamente inesistenti, problemi di comunicazione, infrastrutture fatiscenti, indebitamento rurale, sfruttamento, ecc. La gente del posto non è a conoscenza dei progetti di sviluppo governativi che diventano preda degli sfruttatori locali.

I problemi principali sono:

  • Una topografia variegata con monti e valli che rende le coltivazioni difficili e di scarsa resa
  • L’erosione del suolo dovuta al dilavamento delle piogge che causa un impoverimento dei terreni coltivati
  • L’assenza di un appropriata irrigazione. Nei mesi invernali i fiumi seccano lasciando i terreni aridi ed incoltivabili
  • Le dimensioni medie dei campi coltivati sono di ridotte dimensioni. Questo non consente l’accumulo di sufficienti risorse da dedicare allo sviluppo
  • Il pascolo libero degli animali ha nefaste conseguenze sulle coltivazioni che spesso vengono evitate per questo motivo
  • Scarsa rotazione delle coltivazioni
  • Circa il 93% della popolazione vive sotto il livello di povertà
  • Mancanza di un appropriato sistema di marketing dei prodotti dell’agricoltura
  • Mancanza di aree o sistemi di stoccaggio
  • Bassa intensità di produzione
  • Mancanza d’acqua potabile
  • Mancanza di elettricità
  • Mancanza di alternative di guadagno
  • Scarsa unità tra le famiglie

 

Progetto svolto nel 2013 con Fondi Autonomi PRO.DO.C.S. e
con il cofinanziamento di FOX Channels Italy

Un Pozzo di Fraternità nell’area tribale di Gadapakali
nella zona di Khandamal/Daringibadi in ORISSA

 

Il progetto, in partnership con l’associazione locale Jagruti, è stato realizzato nel 2013 con due obiettivi:

* realizzare pozzi d’acqua nell’area tribale intorno al villaggio di Gadapakali

* sostenere i costi della operazione chirurgica del ragazzo paraplegico Salman Pradesh.

Il pozzo è stato scavato a 30 piedi di profondità e ha raggiunto un buon livello d’acqua. Sono state costruite anche le piattaforme di accesso e per la sicurezza.

 

Salman è stato sottoposto nel 2013 ad un delicato intervento chirurgico per raddrizzare la colonna vertebrale che aveva un andamento ad S a causa della tubercolosi.

L’intervento, durato 7 ore, è stato eseguito con la partecipazione di un neurochirurgo, un ortopedico ed un internista, seguito da 15 giorni di terapia intensiva post operatoria e oltre un mese di degenza.

Oggi Salman, sebbene non abbia riacquistato l’uso delle gambe, non soffre più dei dolori lancinanti dovuti alla forte deviazione della colonna vertebrale.

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Dispaced Tribal Women, Tripura. Photo Credit:
Rueters in UNEQUAL Citizens, Women Regional Network,
Afghanistan – Pakistan – India, 2014