15 feb SETTIMANA D’AZIONE CONTRO IL RAZZISMO 2024
La gara “Narra un Abitare Abitabile” rappresenta un’iniziativa molto stimolante e significativa, volta a far riflettere e agire sulle problematiche del vivere in società, con un focus particolare sulle periferie e sulle divisioni territoriali. Ecco un approfondimento sul contesto storico di Sharpeville e sulle tematiche sollevate dalla gara.
Cos’è successo a Sharpeville, Sud Africa, il 21 marzo 1960?
Il 21 marzo 1960, a Sharpeville, nel Sud Africa, si verificò un massacro che segnò profondamente la storia del paese e la lotta contro l’apartheid. Durante una protesta pacifica contro le leggi sull’apartheid, che imponevano ai cittadini neri di portare passaporti interni che limitavano i loro movimenti, la polizia aprì il fuoco sulla folla disarmata, uccidendo 69 persone e ferendone oltre 180. Questo evento shockò il mondo e intensificò la condanna internazionale contro il regime dell’apartheid.
A causa di quale contesto storico e sociale?
Il massacro di Sharpeville avvenne in un contesto di estrema oppressione razziale e di segregazione imposta dal sistema dell’apartheid, istituito formalmente nel Sud Africa nel 1948. L’apartheid era un sistema di leggi e politiche che segregava la popolazione in base alla razza, riservando la maggior parte delle risorse e dei diritti alla minoranza bianca e opprimendo le maggioranze nere e colorate. La protesta di Sharpeville era diretta contro una delle tante ingiuste leggi dell’apartheid, sottolineando la resistenza della popolazione nera contro l’oppressione.
Esistono ancora divisioni e segregazioni sui nostri territori?
Purtroppo, anche se l’apartheid è stato abolito nel 1991 e Nelson Mandela è diventato il primo presidente nero del Sud Africa nel 1994, le divisioni e le segregazioni territoriali, economiche e sociali persistono sia in Sud Africa che in molte altre parti del mondo. Queste divisioni possono essere meno formalizzate ma altrettanto reali, influenzate da fattori come la disuguaglianza economica, la discriminazione razziale, l’accesso all’istruzione e ai servizi, e la pianificazione urbana.
La Gara “Narra un Abitare Abitabile”
La gara indetta da Progetto Domani: Cultura e Solidarietà e KEL’LAM, con il supporto di UNAR, rappresenta un’opportunità per i giovani di esplorare e riflettere su queste questioni, utilizzando vari linguaggi espressivi. I partecipanti sono invitati a indagare le divisioni sociali e territoriali nelle loro comunità, ispirandosi anche alla storia di Sharpeville, e a proporre soluzioni creative per promuovere un senso di appartenenza e coesione sociale.
Questo tipo di iniziativa mette in luce l’importanza di ricordare gli eventi storici come il massacro di Sharpeville non solo per onorare le vittime ma anche per ispirare azioni future verso una società più giusta e inclusiva.